L’inflazione spiegata facile
Tutto quello che c’è da sapere sull’inflazione.
Se leggiamo le news o accendiamo la TV, la parola “inflazione” salta fuori molto spesso. Eppure è un argomento molto poco compreso. I politici ne parlano come di una creatura aliena, incontrollabile. Le Banche giurano di combatterla a favore della prosperità economica. Ma cos’è veramente l’inflazione? Ma soprattutto, perché ci dovrebbe interessare? Con questo articolo cerchiamo di darti un background generale, approfondendo i fattori che ne influenzano l’andamento (sì, ha un andamento), ma anche le conseguenze che può avere sulla nostra vita e sui nostri investimenti. Pronto a scoprire tutto ciò che c’è da sapere su inflazione, deflazione e stagflazione?
L’inflazione è quando i prezzi dei beni e dei servizi aumentano, e continuano ad aumentare. È la crescita continua dei costi all’interno dell’economia, anno dopo anno. L’inflazione viene espressa in percentuale. Quindi, se sentiamo dire “l’inflazione è prevista al 3%”, significa che un bene che oggi costa solamente 1€, l’anno prossimo costerà 1,03€. Un esempio? L’aumento del prezzo del nostro cioccolato preferito. Nel 2000 una tavoletta di fondente costava qualche decina di centesimi, oggi costa quasi 3 euro. Questo aumento si chiama inflazione.
Ma come si misura l’inflazione? I governi calcolano il cambiamento complessivo dei prezzi di tutti i beni utilizzando il CPI, “l’indice dei prezzi al consumo”. Il CPI è un paniere rappresentativo, chiamato anche “paniere di mercato”, che include una lista fissa di articoli divisi per categorie come cibo, casa, abbigliamento, trasporto, elettronica, cure mediche, istruzione, etc… I prezzi di questi articoli vengono raccolti periodicamente, per calcolare i livelli di inflazione dell’economia di cui fanno parte. Quando gli economisti e le Banche parlano di inflazione, fanno solitamente riferimento al “CPI core” o “PCE core”. L’inflazione “core”, chiamata anche “di base”, esclude i prezzi dei prodotti alimentari e dell’energia, perché sono più soggetti a brusche oscillazioni, e quindi possono dare un’immagine sbagliata delle tendenze dell’inflazione a lungo termine. Un altro indice da tenere d’occhio è quello pubblicato dall’Istituto nazionale di statistica (Istat o ISTAT), un ente che si occupa dei censimenti generali della popolazione, dei servizi, dell’industria, dell’agricoltura e di indagini economiche a livello nazionale.
Ti stai chiedendo perché dovresti preoccuparti dell’inflazione? Semplice, perché tenendola d’occhio e sapendo il livello di inflazione oggi, capisci quanto potere di acquisto o potere di spesa sta perdendo il tuo reddito, e quindi come e quando proteggere i tuoi risparmi e i tuoi eventuali investimenti.
Parliamo ora dei diversi tipi di inflazione e della deflazione. Di solito, in un momento in cui le imprese crescono, i consumatori acquistano beni e servizi, e la domanda supera l’offerta. Quindi i produttori aumentano i prezzi. Con l’aumento dei prezzi l’inflazione aumenta. Un altro caso in cui l’inflazione cresce è quando le imprese aumentano i prezzi a causa di costi di produzione più elevati, dovuti magari a un aumento del costo del lavoro, delle materie prime o delle spese di trasporto. L’inflazione può verificarsi anche come risultato di un aumento nell’offerta di moneta, intesa come liquidità generale, prestiti personali, mutui e investimenti. Un esempio di “troppo denaro nel sistema” è la crisi finanziaria del 2005-2007: i bassi tassi d’interesse e gli standard di concessione dei prestiti super blandi hanno permesso praticamente a tutti di acquistare casa, facendo così salire i prezzi degli immobili alle stelle. Quando invece si verifica un calo del livello generale dei prezzi si parla di deflazione, cioè un’inflazione negativa, con tasso sotto lo zero.
Qual è il livello giusto di inflazione per tenere tutto sotto controllo? Mentre le opinioni degli economisti sono discordanti, è importante sapere che l’inflazione non è necessariamente un male. Un’inflazione leggera, entro il 2%, come stabilito dalle Banche di tutto il mondo, potrebbe essere in realtà una buona cosa per l’economia, poiché andrebbe ad aumentare il consumo senza distruggere il valore dei risparmi. Al contrario un’iperinflazione potrebbe avere effetti dannosi sul tenore di vita dei consumatori. Un’altra tipologia di inflazione è la stagflazione, che si verifica quando i prezzi aumentano durante una crescita economica stagnante o inesistente. Ne abbiamo visto un esempio durante la pandemia, quando le Banche e la Fed hanno rilasciato tantissimi incentivi, tollerando un picco di inflazione per fronteggiare una crescita economica bloccata.
Speriamo che dopo aver letto questo articolo tu abbia imparato qualcosa in più sull’inflazione e abbia capito che, indipendentemente dal livello di inflazione, l’investimento è il modo in cui si generano rendimenti reali (ovvero i rendimenti meno l’inflazione). Anche se non puoi prevedere l’inflazione, puoi usare le nuove conoscenze a tuo vantaggio, aumentando i tuoi risparmi e scegliendo investimenti diversificati. Se vuoi scoprire qualcosa in più sugli altri indicatori economici, leggi il nostro articolo 10 indicatori economici da tenere d’occhio.
Fonti: Investopedia.com, PIMCO, Federal Reserve of St Louis / One Page Economics, Seeking Alpha, Wikipedia.com, Morningstar, US Bank, Schwab Insights, Corporate Finance Institute.